1. (Cap. 9 PG) L'ira è una passione furente e con facilità fa uscire di senno quelli che hanno la conoscenza, imbestialisce l'anima e degrada l'intero consorzio umano.
2. Un vento impetuoso non piegherà la torre e l'animosità non trascina via l'anima mansueta.
3. L'acqua è mossa dalla violenza dei venti e l'iracondo è agitato dai pensieri dissennati.
4. Il monaco iracondo, come un cinghiale selvatico e solitario, vede qualcuno e arrota i denti.
5. La diffusione della nebbia condensa l'aria e il moto dell'ira annebbia la mente dell'iracondo.
6. La nube procedendo offusca il sole e così il pensiero rancoroso ottunde la mente.
7. Il leone in gabbia scuote continuamente i cardini come l’iracondo nella cella (quando è assalito) dal pensiero dell'ira.
8. È deliziosa la vista di un mare tranquillo, ma non è certo più dilettosa di uno stato di pace: infatti i delfini nuotano nel mare in bonaccia e i pensieri volti a Dio si immergono in uno stato di serenità. [1153D]
9. Il monaco magnanimo è una fonte tranquilla, gradevole bevanda offerta a tutti, mentre la mente dell'iracondo è continuamente agitata ed egli non darà l'acqua all'assetato e, se gliela darà, sarà intorbidata e nociva;
10. gli occhi dell'animoso sono sconvolti e iniettati di sangue e annunziano un cuore in tumulto. Il volto del magnanimo mostra assennatezza e gli occhi benigni sono rivolti verso il basso.
11. (Cap. 10 PG) La mansuetudine dell'uomo è ricordata da Dio (Cfr. Sal 131(130),1) e l'anima mite diviene il tempio dello Spirito Santo. [1156A]
12. Cristo reclina il capo su uno spirito mite (Cfr. Mt 8,20) e solo la mente pacifica diviene dimora della Santa Trinità.
13. Le volpi prosperano nell'anima rancorosa e le fiere si appiattano nel cuore sconvolto.
14. Fugge l'uomo onesto l'alloggio malfamato, e Dio un cuore rancoroso.
15. Una pietra che cade in acqua la agita, come un cattivo discorso il cuore dell'uomo.
16. Allontana dalla tua anima i pensieri dell'ira e non bivacchi l'animosità nel recinto del tuo cuore e non lo turbi nel momento della preghiera: infatti come il fumo della paglia offusca la vista così la mente è turbata dal livore durante la preghiera.
17. I pensieri dell'animoso sono prole di vipera (Cfr. Mt 3,7) e divorano il cuore che li ha generati.
18. La sua preghiera è un incenso abominevole (Cfr. Is 1,13) ed il salmodiare di un uomo adirato dà un suono sgradevole.
19. Il dono del rancoroso è come un'offerta colma di piaghe (Cfr. Lv 22,22) e di certo non si avvicinerà agli altari aspersi di acqua lustrale.
20. L'animoso avrà sogni turbati e l'iracondo si immaginerà assalti di belve.
21. L'uomo magnanimo ha la visione di consessi di santi angeli e colui che non porta rancore si esercita con discorsi spirituali e nella notte riceve la soluzione dei misteri.